Il Tar Lazio, con le sentenze nn. 5195/2019 e 5321/2019 torna ad effettuare una dettagliata disamina sulla corretta individuazione dei criteri distintivi dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande con quella di consumo immediato.
Il Collegio, in particolare, contesta con fermezza la decisione del Consiglio di Stato n. 2280/2019, con la quale, in estrema sintesi, si affermava che l’elemento distintivo fra la somministrazione di alimenti e bevande (effettuata dai pubblici esercizi) ed il consumo immediato (consentito ad esercizi di vicinato, artigiani e panificatori) risiedesse unicamente nella presenza, per i primi, dei camerieri.