Una nota canzone di Lucio Battisti – Con il nastro rosa, 1980 – ripeteva: “chissà che sarà di noi, lo scopriremo solo vivendo”. Se lo chiedono oggi anche i Pubblici Esercizi italiani, con l’incognita supplementare che sul mondo della somministrazione incombono nubi talmente nere, tra limitazioni di orario, coprifuoco, incertezza e insufficienza degli aiuti, da non renderne pacifica la stessa sopravvivenza. Tante imprese, tra bar, ristoranti, pub e discoteche, insomma, rischiano di non avere il tempo utile per vedere cosa sarà di loro, perché avranno chiuso i battenti.
Già a partire dal titolo, una “Guida al servizio per un consumo consapevole di bevande alcoliche” implica un presupposto, ovvero che servizio e consumo siano due facce della stessa medaglia e che a un consumo consapevole possa e debba corrispondere un servizio cosciente da parte degli operatori del settore, che richiama, cioè, anche la responsabilità e l’etica della professione.
E’ buona abitudine della Federazione rendicontare annualmente l’insieme delle attività svolte, per permettere ai tanti componenti della “rete Fipe” di essere consapevoli di come le risorse associative siano state indirizzate, le iniziative realizzate e quali sono i risultati conseguiti.
Come noto, in Italia, bar e ristoranti hanno potuto riaprire lo scorso 18 maggio (cfr. news Fipe), con la necessaria osservanza di un set di misure di prevenzione volte a diminuire il rischio di diffusione del contagio da Covid-19 e che caratterizzeranno la c.d. fase 2.
Si riportano documenti in allegato
Come noto, con il DPCM dello scorso 26 aprile è stato decretato l’ingresso dell’Italia nella c.d. “fase 2”, con un primo allentamento delle misure restrittive delle libertà di cittadini e imprese, e con la previsione, tuttavia, di una serie di misure di prevenzione volte a ridurre al minimo le occasioni di contagio.
In allegato a questa pagina le Osservazioni sulla corretta interpretazione del combinato disposto dei commi 1 e 2 dell’art. 14 bis della Legge n. 125/2001 riportate al MISE in data 20 dicembre 2018 e i relativi allegati
Con il DPCM dello scorso 1° aprile (cfr. news Fipe), lo Stato Italiano ha previsto la proroga fino al 13 aprile 2020 delle misure di contenimento attualmente in vigore. Questo vuol dire che, lungo tutto il territorio nazionale i Pubblici Esercizi dovranno restare chiusi, ferma restando la possibilità di fornire il servizio di consegne a domicilio.
Lo scorso 12 dicembre a Bruxelles, la Fipe ha partecipato alla conferenza pubblica, organizzata dalla Commissione Europea, dedicata alla prevenzione delle perdite e degli sprechi alimentari. L'evento si è svolto in occasione del 7° incontro della Piattaforma dell'UE sulle perdite e gli sprechi alimentari, che riunisce istituzioni dell'UE, esperti nazionali, rappresentanze dei consumatori e in generale tutti gli stakholder della catena del valore alimentare, con l'obiettivo di intensificare gli sforzi dell'UE tesi a dimezzare gli sprechi alimentari entro il 2030.
Lo scorso 17 e 18 ottobre, la Federazione, rappresentata da Antonio Flamini, Marco Buticchi e dal Direttore Generale Roberto Calugi, ha partecipato alla 79° assemblea generale di Hotrec - l’associazione che collabora con la Federazione a livello europeo - tenutasi a Dubrovnik.