Pubblici esercizi in Europa: dalle chiusure alle misure di sostegno

9 Aprile 2020

Con il DPCM dello scorso 1° aprile (cfr. news Fipe), lo Stato Italiano ha previsto la proroga fino al 13 aprile 2020 delle misure di contenimento attualmente in vigore. Questo vuol dire che, lungo tutto il territorio nazionale i Pubblici Esercizi dovranno restare chiusi, ferma restando la possibilità di fornire il servizio di consegne a domicilio.

Con l’obiettivo di fornire una panoramica su ciò che è stato deciso anche negli altri Paesi Europei, Hotrec – l’associazione europea dei Pubblici Esercizi della quale FIPE è membro attivo – ha realizzato un documento informativo che compara le diverse normative nazionali, liberamente scaricabile in calce al presente articolo.

Nella prima parte, viene fornito lo stato dell’arte delle misure di contenimento adottate nei confronti dei Pubblici Esercizi e una prima stima dei terribili effetti economici che il settore subirà. Nella maggior parte dei casi i Governi hanno disposto la chiusura al pubblico degli esercizi, con un immediato impatto negativo sull’occupazione e con una crisi di liquidità senza precedenti per le imprese. Solo per fornire qualche dato esemplificativo, in Svezia il numero di aziende nel settore dell’ospitalità che hanno presentato istanza di fallimento, ristrutturazione aziendale o hanno ottenuto il fallimento tra il 1 ° marzo e il 2 aprile è aumentato del 158% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre in Islanda il 60% delle aziende turistiche è già a rischio fallimento.

Per altro verso, l’enorme impatto della crisi della Covid-19 sull’economia sta inducendo gli Stati membri dell’UE a introdurre vari regimi di sostegno per prevenire i fallimenti e contenere l’aumento dei tassi di disoccupazione. La seconda parte del documento di HOTREC compara le prime politiche di sostegno al settore dei Pubblici Esercizi varate dai principali Governi. Sono stati previsti non solo contributi a fondo perduto e garanzie statali sui prestiti bancari, ma anche sgravi sugli affitti e ammortizzatori sociali. Si ricorda, sul punto, che per quel che concerne il nostro Paese, le prime misure di sostegno per il settore sono state varate con il c.d. D.L. Cura Italia (cfr. News Fipe) e con il D.L. Liquidità (cfr. news Fipe).

Per tutti i dettagli si rinvia al documento allegato.

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