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Sala del Tempio di Adriano – Roma 16 maggio 2024
Onorevoli Parlamentari della Repubblica Italiana
Cari dirigenti associativi, amici, ospiti e operatori del settore
Ringrazio la CCIAA di Roma che ci ospita e tutti i presenti, in particolar modo i Parlamentari e gli esponenti di Governo, che ci stanno accompagnando in questa nostra Giornata della Ristorazione, anche sostenendo l’iter parlamentare di un disegno di legge che ne prevede l’istituzione ufficiale, passaggioche avrebbe un grande valore simbolico e rappresenterebbe un riconoscimento importante alla credibilità e diffusione di questa nostra iniziativa, arrivata alla sua terza edizione.
Può sembrare improprio parlare di temi ampi come la guerra e la pace in una rivista di settore, strumento di lavoro e informazione per l’aggiornamento professionale, che si occupa di hospitality, imprese e consumi fuori casa.
In Italia si è aperto il dibattito per l’introduzione in via sperimentale della settimana lavorativa corta (32 ore anziché 40, a parità di salario); l’eventualità di un intervento normativo sembra per ora rinviata per gli inevitabili effetti onerosi per la finanza pubblica, stimati in circa 8 miliardi di euro, ma anche (ci si augura) per i danni economici ed organizzativi che un provvedimento di questa portata causerebbe alle imprese.
Francesco Billari, Rettore della Bocconi e Professore di Demografia, ha paragonato la società ad un orologio, dove la politica segue la frenesia della lancetta dei secondi, le imprese si muovono al ritmo dei minuti, veloci ma con il tempo della strategia, mentre la demografia avanza con la lancetta delle ore, che sembra ferma, ma è invece in inesorabile movimento. Ed è alla fine la lancetta delle ore a scandire le tappe più importanti della vita: una società sbilanciata generazionalmente determina anche una diversa demografia delle imprese e diverse possibilità di crescita del mercato, segnando il passo anche per i temi della politica.
Mario Draghi intervenendo all’evento di conferimento del premio ISPI 2024, ha dichiarato in merito alla leadership, che “quando si fanno le cose bisogna essere ottimisti; se si è pessimisti si sta a casa”, confermando il suo pragmatismo, oltre che il valore di un uomo del fare.
Intervento del Presidente Fipe-Confcommercio Lino Enrico Stoppani
Porgo il saluto a nome del Sistema Confcommercio e ringrazio per l’attenzione dedicataci, osservando innanzittuttto l’importanza della Sede nella quale questa manifestazione è organizzata -la Sede italiana del Parlamento Europeo- luogo simbolico e sintomatico dell’impegno e del ruolo che l’Europa deve svolgere sui temi dello spreco alimentare; in aggiunta la presenza del Ministro dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste, On. Francesco Lollobrigida, conferma l’importanza che anche il nostro Paese assegna a questa battaglia di civiltà.
Nonostante i grandi esempi che ogni giorno raccogliamo dalle “buone notizie”, respiriamo sempre più un’aria contaminata, vivendo con l’anima e l’attenzione divisa tra buio e luce.
In queste settimane, da una parte, registriamo l’omicidio di un uomo, padre di 3 figli, che aveva cercato di rubare in un bar alcune schedine del “gratta e vinci” e, sorpreso dai titolari, è stato inseguito e poi ucciso con un paio di forbici, dimostrando che l’esasperazione della paura, si trasforma facilmente in rabbia e aggressività, portando ad uccidere una persona che aveva certamente sbagliato, ma che non era armato e che bastava solo consegnare alle Forze dell’Ordine.
Svolgiamo questa Assemblea in un contesto che continua ad essere complicato, per tante ragioni di ordine macroeconomico e geo-politico. Mi riferisco alle tensioni internazionali tra cui i drammatici fronti di guerra che causano vittime, danni e aumentano incertezze; alla debolezza della nostra economia, nonostante il rientro dell’inflazione e la riduzione dei tassi di interesse; alla sofferta manovra di bilancio che sconta il peso dell’ingente Debito Pubblico che strozza il presente e ipoteca il futuro.
L’economista multidisciplinare e patriota Carlo Cattaneo (1801-1869) scriveva che in ogni cosa “prima del capitale, è l’intelligenza che comincia l’opera”, perché offre gambe e contenuti alle idee, precisando che il principale fattore della produzione è la conoscenza, la competenza, il saper fare.
Così, ricercando la scintilla all’origine di qualunque storia imprenditoriale di valore durevole, non troviamo, quasi mai, il capitale, ma ci imbattiamo in qualcuno che ha un’idea e un saper fare attraverso cui rispondere in modo diverso e più efficace a problemi esistenti.
Il ricordo delle Olimpiadi di Parigi, ricche di soddisfazioni per lo sport italiano che ha fatto il suo record di medaglie, mette in rilievo anche i tanti insegnamenti che queste manifestazioni lasciano, in particolare ai ragazzi, che hanno appena ricominciato un nuovo anno scolastico, contagiati dal forte valore educativo che la pratica sportiva trasferisce.