"Ancora oggi manca per le nostre imprese una valida alternativa ai voucher che consenta di operare con semplicità e soprattutto nella legalità - prosegue il Presidente di Fipe Lino Enrico Stoppani -. Le attività saltuarie non sono certo scomparse in parallelo all'abolizione dei voucher, restano presenti e caratterizzano un settore come il nostro che ha anche una componente di stagionalità. Per questo serve una risposta concreta e in tempi rapidi, che ponga finalmente fine ad una situazione paradossale. Ricordiamo infatti che i voucher rappresentavano solo lo 0,23% del totale del costo del lavoro in Italia, e i numeri dell'Inps confermano che la quasi totalità dei prestatori percepiva meno di 1000 euro all'anno, e circa il 70% di queste persone erano lavoratori non esclusivi, per i quali i voucher non rappresentavano la fonte principale di reddito ma solo una fonte di ulteriore guadagno".
"Chiediamo di porre fine al più presto a questo vuoto normativo - conclude Stoppani -. Riteniamo pertanto positivo un nuovo strumento, pur rafforzato nei controlli e verificato tramite una piena tracciabilità con piattaforma ad hoc. Uno strumento che deve essere reso accessibile a tutte le imprese di tutte le dimensioni, per consentire loro di remunerare in modo legittimo quelle attività saltuarie che non possono essere coperte con rapporti di lavoro ordinario."
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Ufficio Stampa FIPE - Roma, 24 maggio 2017