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Scoprire cosa accade davvero all’interno di una cucina stellata, vivere in prima persona la cura e la passione che animano ogni servizio, entrare in contatto diretto con i professionisti dell’eccellenza gastronomica italiana: è questa l’esperienza che tre giovani appassionati di cucina hanno avuto l’opportunità di vivere grazie all’iniziativa promossa da InfoJobs, in collaborazione con FIPE-Confcommercio e il ristorante Pipero Roma.
FIPE-Confcommercio, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, esprime apprezzamento in merito all’approvazione alla Camera dei Deputati della Proposta di Legge sull’istituzione della Giornata della Ristorazione, fortemente voluta dalla Federazione e che vede l’On. Luca Squeri quale primo firmatario.
Roma, 16 giugno 2025 – Era il 16 giugno del 1945 quando, in un’Italia segnata dalla guerra, ma determinata a ricostruire la propria democrazia e il proprio tessuto sociale, veniva fondata FIPE – la Federazione Italiana Pubblici Esercizi.
Visto il successo registrato nella seconda edizione del master "Gestione delle Imprese di Ristorazione", la Federazione è pronta a lanciare insieme a Treccani Accademia, la terza edizione che prenderà il via in live streaming il prossimo 27 ottobre 2025.
Roma, 5 giugno 2025 - In merito all’indagine diffusa in data odierna da Banca d’Italia sul costo sociale dei pagamenti in Italia, FIPE-Confcommercio, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, mette l’accento su alcune questioni di particolare rilievo.
È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge n. 87/2025 di conversione del D.L. n. 39/2025, provvedimento che, come si ricorderà, aveva prorogato il termine utile per sottoscrivere la polizza obbligatoria per rischi catastrofali (art. 1, commi 101 e seguenti, della Legge n. 213/2023 - Legge di Bilancio 2024) al 1° ottobre 2025 per le imprese di medie dimensioni e al 31 dicembre 2025 per le piccole e micro imprese, lasciando invariato il termine del 31 marzo 2025 per le grandi imprese.
La legge di conversione ha confermato i termini di decorrenza sopra indicati e previsto alcuni importanti chiarimenti.
Nel quadro della transizione ecologica delineata a livello europeo e nazionale, l’introduzione di sistemi di riutilizzo per gli imballaggi assume una rilevanza particolare anche per il comparto della ristorazione. L’attuale modello fondato sull’utilizzo di imballaggi monouso – i c.d. “usa e getta” – si rivela infatti sempre meno sostenibile, sia dal punto di vista ambientale, sia dal punto di vista normativo, e viene progressivamente sostituito da un approccio circolare, basato sulla prevenzione, sul riutilizzo e sul riutilizzo e sulla riduzione della produzione di rifiuti.
È stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE il Regolamento di esecuzione (UE) 2025/1093, che definisce l’elenco dei Paesi classificati a basso o alto rischio per la produzione di materie prime associate alla deforestazione, ai sensi del Regolamento (UE) 2023/1115 (“Deforestazione zero - EUDR”).
L’EUDR ha introdotto obblighi stringenti di dovuta diligenza per gli operatori e commercianti che immettono sul mercato UE o esportano bovini, cacao, caffè, olio di palma, gomma, soia e legno, ovvero i prodotti derivati elencati nell’Allegato I, in quanto generalmente associati a deforestazione e degrado forestale.
La donazione delle eccedenze alimentari è una pratica virtuosa che consente di ridurre gli sprechi e promuove la solidarietà sociale. Per essere efficace e sicura, richiede il pieno rispetto delle normative igienico-sanitarie da parte di tutti gli operatori coinvolti, in particolare nei Pubblici Esercizi. In questo contesto, la Legge n. 166/2016 (cd. “Legge Gadda”) e il Regolamento (CE) n. 852/2004, come modificato dal Regolamento (UE) 2021/382, offrono un quadro di riferimento articolato, volto a garantire sia la tracciabilità e la salubrità degli alimenti donati, sia la tutela degli operatori coinvolti.
Il servizio sostitutivo di mensa tramite buoni pasto rappresenta una componente in costante crescita del welfare aziendale. Nel 2018, il valore complessivo si attestava intorno ai 3,2 miliardi di euro – di cui circa 2 miliardi nel privato e 1,2 miliardi nel pubblico – mentre per il 2023 è stato stimato un valore superiore ai 4 miliardi di euro (fonte: “L’impatto sociale ed economico dei buoni pasto” – ANSEB).