agli alla spesa per 100 mld. di euro, male l’Italia, in sofferenza trasporti e turismo
In cinque anni i consumi delle famiglie sono calati in Europa dell’1,5% per un valore di 99,5 miliardi di euro. Particolarmente pesante la situazione della domanda interna in Italia, Spagna e Grecia dove la contrazione reale è stata rispettivamente di 47, 45 e 18 miliardi di euro.
A dicembre 2013 i prezzi dei pubblici esercizi hanno subito una variazione dello 0,1% rispetto al mese precedente e dell'1,6% rispetto allo stesso mese di un anno fa. Nella media dell’anno la variazione è stata dell’1,8% a fronte di un’inflazione generale che si è fermata all’1,2%. I listini dei bar hanno subito un incremento dell’1,8% dovuto principalmente alla moderazione degli aumenti della tazzina di caffè.
BAR: NESSUN ALLARME PREZZI PER LA TAZZINA DI CAFFÈ
A novembre 2013 i prezzi dei pubblici esercizi hanno subito una variazione dello 0,2% rispetto al mese precedente e dell'1,7% rispetto allo stesso mese di un anno fa. L’inflazione acquisita per l’anno in corso cresce di un decimo di punto all’1,8%.
Nel terzo trimestre del 2013 il fatturato delle imprese di pubblico esercizio è risultato in calo del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta del terzo calo consecutivo che fa segnare da inizio d’anno una contrazione media del 4%.
Tenendo conto che si tratta di variazioni che incorporano la dinamica inflazionistica la situazione resta di grande preoccupazione.
RISTORANTI: L'INFLAZIONE RESTA BASSA
A ottobre 2013 i prezzi dei servizi di ristorazione hanno subito una variazione dello 0,2% rispetto al mese precedente e dell'1,7% rispetto allo stesso mese di un anno fa. L’inflazione acquisita per l’anno in corso si consolida all’1,7%. Quasi inesistente l’inflazione nei ristoranti tradizionali mentre in pizzerie e fast food i listini risultano più vivaci.
A settembre 2013 i prezzi dei servizi di ristorazione hanno subito una variazione dello 0,2% rispetto al mese precedente e dell'1,6% rispetto allo stesso mese di un anno fa. L’inflazione acquisita per l’anno in corso sale di un decimo di punto rispetto al mese scorso e si attesta sull’1,7%.
Nel terzo trimestre dell’anno il numero delle imprese di ristorazione che ha avviato l’attività è stato di 3.662 unità, quelle che l’hanno cessata sono state 4.995 determinando un saldo negativo pari a 1.333 imprese.
Dall’inizio dell’anno il saldo tra imprese nate e cessate ammonta a -6.219 unità.
Il presidente di Fipe, Lino Stoppani, ha partecipato alla puntata radiofonica de Il Comunicattivo interamente dedicata alla presentazione del volume La Ristorazione della collana editoriale "Bussole": una guida per le aziende realizzata da Fipe in collaborazione con Confcommercio-Imprese per l'Italia.
Nel terzo trimestre del 2013 trovano conferma i segnali di miglioramento del trimestre precedente.Il saldo grezzo delle risposte sullo stato di salute del settore guadagna cinque punti nel confronto con lo stesso periodo dell’anno scorso anche se nella precedente rilevazione le imprese avevano manifestato aspettative decisamente più positive.
Nel primo semestre del 2013 il fatturato delle imprese di ristorazione ha subito una flessione del 4,7% a cui ha contribuito soprattutto la brutta performance del primo trimestre (-7,5%).
Il risultato sarebbe ancor più pesante se i dati non incorporassero la quota di inflazione che nel periodo ha caratterizzato il settore.