La parola d’ordine per chi gestisce i pubblici esercizi, oggi più che mai, è: responsabilità. Nei confronti dei clienti, ovviamente, ma anche nei confronti dell’intera categoria, in un momento delicato che vede una risalita dei contagi da Covid-19.A ribadire questo concetto fondamentale è Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe - Confcommercio, la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, che questa mattina ha inviato una lettera a tutti gli operatori della somministrazione, invitandoli a osservare in maniera pedissequa e puntuale tutte le norme di sicurezza previste, al fine di scongiurare nuove chiusure o restrizioni di orario.
“Gli effetti devastanti della pandemia sulla tenuta psicologica degli imprenditori che operano nei settori maggiormente colpiti dal lockdown e dalla crisi economica non possono più essere sottovalutati. Per questo come Fipe abbiamo deciso di attivare un servizio di supporto dedicato ai titolari dei pubblici esercizi, che negli ultimi mesi hanno dovuto fare i conti con uno stravolgimento della loro attività e con un drammatico crollo dei fatturati. Non siamo automi: la recente risalita dei contagi rappresenta un ulteriore fattore di preoccupazione per chi ha investito tempo, fatica e denaro nel suo locale e che ha la responsabilità non solo della sua famiglia, ma anche dei dipendenti.
Il vicepresidente Cursano: “Fondamentale aver inserito anche il banqueting”
“I 600 milioni di euro in arrivo con il bonus ristorazione non sono sufficienti a salvare il settore ancora alle prese con una crisi senza precedenti, ma la direzione è quella giusta. Soprattutto perché questo bonus è la conferma del ruolo strategico che i ristoranti ricoprono all’interno della filiera agroalimentare italiana.
Il 5 ottobre la trasmissione Coffee Break- LA7 ha affrontato il tema delle problematiche legate allo smart working.
Il presidente Lino Enrico Stoppani è stato intervistato sull'argomento insieme a Isabella Covili Faggioli (AIDP). A seguire l'intervento video
Il presidente Stoppani: “Servono controlli e sanzioni per chi non rispetta le regole”
Incrementare i controlli, vigilare sul rispetto dei protocolli adottati a maggio e sanzionare chi non applica le misure di sicurezza, a cominciare dal distanziamento tra i tavoli.Sono queste le indicazioni con cui Fipe-Confcommercio, la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, risponde alle indiscrezioni che circolano in queste ore su una possibile stretta degli orari di apertura di bar e ristoranti.
Questo lavoro è il risultato dell’analisi dei dati relativi al 2019 contenuti negli archivi sul lavoro dipendente dell’Inps.
Il settore di riferimento è quello del turismo articolato in cinque comparti:
Martedì 20 ottobre 2020 ore 14.30 Murazzi Student Zone TO
L’emergenza sanitaria che ha colpito il Paese ha riproposto con forza, aggiungendo nuovi elementi di preoccupazione, la difficoltà di far convivere in modo equilibrato le diverse funzioni che i centri storici esercitano nelle nostre città.
È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale l’Ordinanza 21 settembre 2020 del Ministero della Salute che prevede alcune novità in merito al regime di prevenzione concernente gli spostamenti da e per l’estero.
Esercenti rispettosi delle norme igieniche anti-covid per 9 clienti su 10
Secondo un’indagine di Format Research la quasi totalità degli intervistati, circa il 92%, ritiene che i ristoratori siano attenti nell’applicazione delle misure di sicurezza anti-covid ma paura del contagio (66,5%) e smart working (35%) tra le principali motivazioni che inducono a non mangiare fuori.
ANBC: “Pochi irresponsabili mettono in cattiva luce tutto il comparto. Tra i nostri soci regole ancora più rigide per garantire sicurezza” Il Presidente Capurro: “La stragrande maggioranza degli imprenditori del mondo del catering è attenta ai protocolli di sicurezza e paga per le colpe di pochi fuorilegge. Ancora oggi, tra rinvii e annullamenti, i matrimoni e gli eventi aziendali registrano un calo del 70% per la paura del virus.”