È fissato per lunedì prossimo alle 16 l’incontro tra i vertici di Fipe-Confcommercio, Fiepet Confesercenti, i sindacati dei lavoratori del settore e il Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli. L’incontrò era stato richiesto con una lettera dalle stesse associazioni delle imprese del settore e dai sindacati dei lavoratori - Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil- il 4 gennaio scorso.
E’ stato realizzato un documento che, in relazione al periodo da settembre a dicembre 2020, illustra le misure restrittive adottate dai principali paesi europei, alla luce della quale emerge che da novembre 2020 fino almeno alla metà di gennaio 2021, più del 90% dei pubblici esercizi è obbligato alla chiusura, mentre il restante 10% opera con restrizioni orarie, nonché una panoramica dettagliata delle misure di supporto economiche e al lavoro, varate da Italia, Francia e Germania.
La Federazione ha predisposto due diversi form per segnalare, rispettivamente all’Agenzia delle Entrate e al Governo e Parlamento, la mancata erogazione dei contributi a fondo perduto e l’impossibilità di accedere agli stessi per assenza dei requisiti di legge da parte dei pubblici esercizi.
Giunge all’VIII° edizione la guida operativa e di approfondimento della FIPE-Confcommercio realizzata al fine di agevolare la comprensione delle misure di maggior interesse del settore dei pubblici esercizi, adottate con la decretazione emergenziale negli ultimi nove mesi.
La Federazione ha predisposto due diversi form per segnalare, rispettivamente all’Agenzia delle Entrate e al Governo e Parlamento, la mancata erogazione dei contributi a fondo perduto e l’impossibilità di accedere agli stessi per assenza dei requisiti di legge da parte dei pubblici esercizi.
E’ stato realizzato un documento che, in relazione al periodo da settembre a dicembre 2020, illustra le misure restrittive adottate dai principali paesi europei, alla luce della quale emerge che da novembre 2020 fino almeno alla metà di
“Il settore è stremato e la situazione grave e confusa, servono subito misure aggiuntive in grado di dare certezza agli imprenditori e adeguato ristoro alle perdite imposte alle loro aziende. Fipe-Confcommercio continuerà a lavorare incessantemente per ottenerle, garantendo nel frattempo ai propri imprenditori il massimo dell’ascolto e del supporto. In forza di questo ascolto, condividiamo dunque la frustrazione e il senso di spaesamento di tanti esercenti, che possono indurre a gesti radicali.
“Ogni giorno riceviamo decine di chiamate da parte di ristoratori e imprenditori che lamentano ritardi nell’erogazione dei ristori promessi dal governo. Quelli di Natale non si sono ancora visti, ma in moltissimi casi non sono stati corrisposti nemmeno quelli di novembre. In questo modo le imprese, impossibilitate a operare a causa di provvedimenti sempre più restrittivi e la totale assenza di pianificazione di medio periodo,
“La nuova architettura del Recovery Plan, cristallizzata nelle linee di indirizzo diffuse dal Mef, prevede un incremento dei fondi a sostegno del Turismo e della Cultura che passano da 3,1 a 8 miliardi di euro. E questa è un’ottima notizia. Attenzione però a non dimenticarsi della ristorazione.
Il D.L. n. 1/2021 disciplina le misure restrittive applicabili dal 7 al 15 gennaio 2021. In particolare, con riferimento al regime giuridico relativo agli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande: