Con Ordinanza del Presidente della Regione Lazio del 10 marzo 2020, è stato previsto che gli esercizi che svolgono “attività di somministrazione di alimenti e bevande e tutti i soggetti che trasformano, producono, tengono in deposito o comunque manipolano per poi vendere o somministrare prodotti alimentari, in relazione all'attività svolta, sono tenuti all’utilizzo obbligatorio di mascherine e guanti”.
Consiglio dei Ministri si è riunito questa mattina e ha approvato la richiesta al Parlamento di uno scostamento complessivo dal deficit di 25 miliardi di euro, contro i 7.5 miliardi precedentemente approvati. Oggi stesso Camera e Senato voteranno la Relazione relativa alla richiesta per permettere lo scostamento.
Strumenti di flessibilità contrattuale individuale:
- ferie: è raccomandato ai datori di lavoro di promuovere, fino al 3 aprile, la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti dei periodi di ferie residue;
- permessi retribuiti: così come previsto dal CCNL 8 febbraio 2018, limitatamente alle 72 ore annuali di permessi retribuiti, già maturati da ciascun dipendente, l’azienda potrà far fruire i suddetti comunicandolo allo stesso senza alcun accordo formale;
- distribuzione multi periodale dell’orario di lavoro: così come previsto dal CCNL 8 febbraio 2018, la programmazione di una minor durata dell’orario di lavoro settimanale rispetto al normale orario di lavoro contrattualmente previsto delle 40 ore, deve prevedere un successivo recupero compensativo di durata pari alla precedente riduzione oraria applicata.
Con Decreto del Presidente della Giunta Regionale dell’Emilia Romagna del 10 marzo 2020, è stato previsto che a decorrere dalla data odierna (11 marzo 2020) le disposizioni di cui all’art. 1, comma 1, lett. n) del DPCM dell’8 marzo 2020 si estendono anche alle attività che effettuano “il consumo [immediato] e quelle che prevedono l’asporto (compresi preparazione di pasti da portar via ‘take-away’ quali a titolo d’esempio rosticcerie, friggitorie, gelaterie, pasticcerie, pizzerie al taglio che non dispongono di posti a sedere)”.
In allegato il dossier riepilogativo delle disposizioni in vigore a livello nazionale e Regionale aggiornato al 10 marzo 2020
Questa notte è stato pubblicato in GU il nuovo DPCM, volto ad estendere all’intero territorio nazionale le misure di contenimento più rigorose previste – inizialmente – per la sola Regione Lombardia e le 14 Province collegate.
Già a decorrere dalla data odierna – e fino al 3 aprile – tutte le misure previste nell’art. 1 del DPCM dell’8 marzo sono quindi applicabili lungo tutto la penisola italiana.
Proviamo a fare chiarezza: sono uscite ora le FAQ del Governo che rispondono anche alle richieste della Federazione.
In particolare:
Aggiornamenti al 09-03-2020
Nella Gazzetta Ufficiale di ieri, 8 marzo, sono stati pubblicati due provvedimenti di interesse:
- DPCM 8 marzo (link) contente misure straordinarie sul COVID-19, sia per le zone ad alto rischio (c.d. zone arancioni) che per il resto del territorio nazionale (le cui disposizioni sono già in vigore e saranno efficaci fino al 3 aprile 2020)
- Dl su attività giudiziaria per COVID-19 (link)
- Nota esplicativa al DPCM 8 marzo 2020
Sulla base degli sviluppi che sta assumendo l’emergenza sanitaria nel Paese abbiamo chiesto alle imprese della ristorazione indicazioni circa l’impatto del fenomeno sulle attività.
Il 92% dichiara di aver registrato ripercussioni negative sulla propria attività, in particolare per più di uno su due le difficoltà sono iniziate da almeno due settimane mentre per il 40% circa il quadro è peggiorato nel corso dell’ultima settimana.
Sulla base degli sviluppi che sta assumendo l’emergenza sanitaria nel Paese abbiamo chiesto alle imprese della ristorazione indicazioni circa l’impatto del fenomeno sulle attività.
Il 92% dichiara di aver registrato ripercussioni negative sulla propria attività, in particolare per più di uno su due le difficoltà sono iniziate da almeno due settimane mentre per il 40% circa il quadro è peggiorato nel corso dell’ultima settimana.