Stoppani lettera pubblicata su Corriere della Sera il 24 aprile
Condivido pienamente l’osservazione che la lettera di Alessio Fusco, del ristorante Bebel riassume in poche righe “le difficoltà di tante imprese della ristorazione milanese e lombarda”.
Alla famiglia Fusco ho inviato una lettera della quale riprendo alcuni punti. Innanzitutto l’urgenza di definire indennizzi a fondo perduto. Poi la ripartenza che – nella piena attenzione alla sicurezza sanitaria - dev’essere anche sostenibile dal punto di vista organizzativo ed economico. Quindi con distanziamenti praticabili, sanificazioni possibili e respingendo responsabilità - civili e penali- universali.
Con Decreto n. 634/2020, il TAR Lombardia ha sospeso provvisoriamente l’efficacia della disposizione di cui all’art. 1, p.to 1.2, lett. h), dell’Ordinanza della Regione Lombardia n. 528 dell'11.4.2020, nella parte in cui consente la consegna a domicilio da parte degli operatori commerciali al dettaglio anche per le categorie merceologiche non comprese nell’allegato 1 del D.P.C.M. del 10 aprile 2020, come integrato dal decreto del Ministro dello sviluppo economico 25 marzo 2020.
Continua l’apertura delle Regioni al take away.. ora anche la Regione Abruzzo, con Ordinanza n. 46 del 23 aprile 2020, ha dato il via libera alla vendita di cibo per asporto per gli esercizi di somministrazione di alimenti e per le attività artigiane, ricalcando, parzialmente, quanto già previsto dalla Regione Toscana con Ordinanza n. 41 del 22 aprile 2020 (cfr. FOCUS FIPE).
Il 20 aprile u.s. il Fondo For.te. visto il protrarsi dell’emergenza sanitaria ha adottato nuove misure per i Piani formativi in corso di realizzazione
Considerato il protrarsi dell’emergenza sanitaria e delle misure restrittive adottate dalle Autorità competenti ed il conseguente impatto sull’economia, sul sistema delle imprese e sui lavoratori, il Fondo For.Te. ha ulteriormente integrato il pacchetto di misure previste, con l’adozione di nuove disposizioni (cfr. allegato). Le nuove misure rispondono alla necessità di:
La richiesta delle imprese della somministrazione: da domani al via vendita d’asporto in Toscana, ma possibilità va estesa a tutta Italia. Con take away si abbattono i rischi di assembramento
Con Ordinanza n. 41 del 22 aprile 2020, la Regione Toscana ha dato il via libera alla vendita di cibo per asporto da parte degli esercizi di somministrazione di alimenti e da parte delle attività artigiane.
Con Ordinanza n. 41 del 22 aprile 2020, la Regione Toscana ha dato il via libera alla vendita per asporto da parte degli esercizi di somministrazione di alimenti e da parte delle attività artigiane.
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Il settore tra i più in crisi dell’intera economia italiana cerca il rilancio con l’iniziativa della Fipe per iniettare la liquidità necessaria a tamponare l’emergenza. Attraverso la piattaforma cirivediamopresto.it i clienti aiutano il proprio ristorante di fiducia sottoscrivendo ristobond che varranno di più al momento del loro utilizzo.
Tra le misure di sostegno alle imprese varate dal Governo con il D.L. n. 23/2020 c.d. “Liquidità” figura la disposizione di cui all’art. 18, ai sensi della quale è stata disposta la sospensione di alcuni adempimenti tributari e contributivi per le imprese (a determinate condizioni).
Con Ordinanza n. 37, adottata in data odierna, la Regione Campania ha previsto, a decorrere dal prossimo 27 aprile e fino al 3 maggio 2020, la possibilità di svolgere il servizio delle consegne a domicilio per i servizi di ristorazione, fra cui ristoranti, bar, pub, pizzerie, gastronomie gelaterie e pasticcerie, facoltà che fino ad ora, con precedenti Ordinanze, era stata espressamente vietata sul territorio campano.
Assistenza garantita ed estesa per i dipendenti iscritti, sostegno alle aziende, pacchetto Emergenza Covid-19 per i contagiati: ecco le misure messe in campo da Fondo Est, ente di assistenza sanitaria integrativa del commercio, del turismo, dei servizi e dei settori affini