Se le indiscrezioni circa le misure di distanziamento previste dal governo, con una persona ogni 4 metri quadri, venissero confermate, i ristoranti italiani perderebbero in un sol colpo 4 milioni di posti a sedere, ovvero il 60% del totale.
La FIPE si fa promotore insieme ad Unilever di un’attività a supporto dell’Home Delivery e Digitalizzazione dei Ristoranti & Bar Italiani. Un’evoluzione fondamentale per la gestione dell’Emergenza COVID19 e della ripartenza.
La FIPE si fa promotore insieme ad Unilever di un’attività a supporto dell’Home Delivery e Digitalizzazione dei Ristoranti & Bar Italiani. Un’evoluzione fondamentale per la gestione dell’Emergenza COVID19 e della ripartenza.
Per conoscere il virus, affrontare l’emergenza e riaprire in sicurezza
La riapertura nella Fase 2 dopo il lockdown imposto dall’epidemia di Covid-19, è una nuova sfida che vedrà impegnate le aziende dei pubblici esercizi.
Quali azioni intraprendere per contenere la diffusione del COVID-19? Come coordinare i protocolli anticontagio COVID-19 e la valutazione dei rischi? Cosa prevede la legislazione vigente e quali indicazioni devono essere rispettate nelle imprese del pubblico esercizio?
“I casi sono due: o si riaprono i locali, dando ai ristoratori la possibilità di lavorare in sicurezza, con protocolli organizzativamente praticabili ed economicamente sostenibili, seppur con capienze ridotte, oppure è preferibile tenere tutto chiuso. A quel punto lo Stato dovrà in qualche modo aiutare 1,25 milioni di persone che dovranno vivere sulle sue spalle, almeno fino quando il Coronavirus sarà stato vinto”.
CONFINDUSTRIA SERVIZI INNOVATIVI E TECNOLOGICI, FIPE-CONFCOMMERCIO, CONFESERCENTI: COLPO DI GRAZIA AL SETTORE DELLE SCOMMESSE
ALLA RICHIESTA DI RIAPERTURA DELLE ATTIVITA’ IN SICUREZZA IL GOVERNO RISPONDE INCREMENTANDO ULTERIORMENTE LE TASSE
Roma, 9 maggio 2020 - La proposta di destinare lo 0,75 % della raccolta delle scommesse sportive per alimentare il “Fondo per il rilancio del sistema sportivo nazionale” è immotivata, assurda e pericolosa e per di più avanzata in un momento in cui la crisi del Covid-19 ha messo in ginocchio il Paese, le sue aziende ed i suoi lavoratori.
La Presidente Picca Bianchi: “Manca un piano per la gestione dei figli”
“Nel dibattito sulla fase due le donne sono del tutto assenti. Il Governo sembra essersi dimenticato di mettere le imprenditrici e le lavoratrici in condizione di rientrare in attività con equilibrio e costanza. Questo rischia di avere pesanti ripercussioni sul loro futuro. Bisogna dare un segnale forte, pertanto invito tutte le rappresentanti delle associazioni di categoria a lavorare insieme a noi per costruire un pacchetto di richieste da inviare al Governo per fare in modo che nelle prossime settimane la fase due si apra anche per noi.
Fipe-Confcommercio ha organizzando un webinar destinato ai pubblici esercizi per analizzare come l’epidemia da COVID-19 modificherà i comportamenti dei consumatori e come le imprese dovranno reagire per contrastare l’impatto negativo sui risultati economici determinato anche dalle misure di contenimento del contagio previste dai protocolli di sicurezza.
Con una FAQ pubblicata sul suo sito ufficiale (cfr. sezione pubblici esercizi e attività commerciali), il Governo ha finalmente sciolto ogni dubbio in merito alla corretta interpretazione del combinato disposto di cui alle lett. aa) e bb) dell’art. 1, comma 1, del DPCM 26 aprile 2020, affermando che i servizi d’asporto e di consegne a domicilio possono esser svolti anche dagli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti all’interno delle stazioni ferroviarie e lacustri, e nelle aree di servizio e rifornimento.
Con la conversione in legge del decreto "Cura Italia" sono stati aggiornati i documenti di commento al provvedimento già pubblicati in sede di approvazione del decreto stesso dello scorso 17 marzo.