Dal 15 novembre e fino al 28 novembre p.v. potranno essere presentate le domande per accedere al contributo a fondo perduto dedicato alla filiera della ristorazione collegandosi al portale della ristorazione, ovvero, recandosi da domani, lunedì 16 novembre, negli orari di sportello, presso gli Uffici postali.
Con il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate (prot. n. 0352471/2020) vengono definite le modalità e dei termini di presentazione dell’istanza, che potrà essere presentata a partire dal 18 novembre prossimo fino al 14 gennaio 2021, per il riconoscimento del contributo a fondo perduto per attività economiche e commerciali nei centri storici di cui all’art. 59 del provv. c.d. “Agosto” (istruzioni).
Il 18 novembre prossimo l’Agenzia delle Entrate comincerà a versare i contributi a fondo perduto destinati ai locali dei centri storici di 29 città italiane. Una boccata d’ossigeno importante per chi ha dovuto fare i conti non solo con il lockdown, ma anche con la scomparsa pressoché totale del turismo italiano e internazionale e ha visto, dunque, un crollo verticale dei propri fatturati.
Si riporta l'audizione del direttore generale Roberto Calugi del 10 novembre presso la Commissione Attività produttive della Camera.
Caugi: La situazione è drammatica, il 2020 si chiuderà con una perdita cumulata pari a 26 miliardi di euro che corrisponde al 27% del totale dei #PubbliciEsercizi.
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del 27 ottobre 2020, emanato dal MIPAAF, di concerto con il MEF, che stabilisce i criteri e le modalità di gestione del Fondo per la filiera della ristorazione istituito con l’art. 58 del D.L. n. 104/2020 c.d. “Agosto”, convertito con modificazioni dalla Legge n. 126/2020.
Si riporta l'audizione del direttore generale Roberto Calugi del 10 novembre presso la Commissione Attività produttive della Camera.
Alzare il coefficiente di moltiplicazione per il calcolo dei contributi destinati alle imprese della ristorazione e di intrattenimento, a cominciare da quelle che operano nelle zone rosse e arancioni, ulteriori settimane di Cassa Integrazione e liquidità a lungo termine.
Alzare il coefficiente di moltiplicazione per il calcolo dei contributi destinati alle imprese della ristorazione e di intrattenimento, a cominciare da quelle che operano nelle zone rosse e arancioni, ulteriori settimane di Cassa Integrazione e liquidità a lungo termine.
Non c’è pace per i pubblici esercizi italiani. Il nuovo dpcm approvato nella notte dal governo è destinato infatti ad aggravare i problemi di un settore già al collasso: nei prossimi 30 giorni è prevista la sospensione dell’attività di circa 90mila pubblici esercizi, il 27% del totale, con 1,6 miliardi di euro di consumi in meno e 306mila lavoratori costretti a casa. Tutto questo nelle 5 zone rosse dove verranno applicati i provvedimenti maggiormente restrittivi.
“Non è il momento delle polemiche, ma dispiace non essere ricambiati nel rispetto e nei toni proprio da chi rappresenta un’Istituzione e un territorio tanto importante e così segnato dalla crisi.
Definire “sceneggiate” le ordinate manifestazioni organizzate dalla Fipe in 24 piazze italiane è un’offesa verso migliaia di imprenditori che vedono a rischio il futuro loro e delle loro aziende e che hanno portato in piazza con grande dignità il loro disagio, la loro preoccupazione e in alcuni casi anche la loro disperazione.