Buoni Pasto: Serve intervento immediato sulle gare Consip!

25 Maggio 2022

La centrale pubblica di acquisti ha pubblicato una nota stampa con la quale comunica che la gara Buoni Pasto 10 continuerà ad essere aggiudicata con il criterio del massimo risparmio sulle commesse: si annunciano nuove commissioni insostenibili per gli esercizi.

Roma, 24 maggio 2022 – “Prendiamo atto che anche Consip auspica evoluzioni del quadro normativo volte a rendere più efficiente il sistema dei buoni pasto in Italia. È infatti indispensabile riformare al più presto le modalità di acquisto dei buoni da parte delle pubbliche amministrazioni e occorre intanto intervenire subito sulla prossima gara Buoni Pasto 10, per evitare che si scarichino ancora una volta sugli esercizi convenzionati i rilevanti sconti di cui beneficia lo Stato in sede di gara.” Questa la risposta all’unisono dei rappresentanti delle sei organizzazioni che lo scorso 17 maggio hanno organizzato la Conferenza Stampa per denunciare le distorsioni del sistema dei Buoni Pasto in Italia, un mercato che per la prossima gara Consip si stima abbia una base d’asta di oltre un miliardo e duecentocinquanta milioni di euro.

Le dichiarazioni di Consip rafforzano i contenuti delle nostre denunce sull’anomalia del sistema italiano, che consente alla centrale pubblica di comprare buoni sottocosto a spese altrui, ossia degli operatori presso i quali i buoni pasto vengono utilizzati dai lavoratori. Di fatto, con tali dichiarazioni, Consip conferma che le commissioni a carico della rete degli esercizi convenzionati dipendono esclusivamente dal risparmio di spesa per le casse dello Stato. Per questo parliamo di una tassa occulta sulla ristorazione e distribuzione del valore di oltre 200 milioni l’anno, che pagano solo ed esclusivamente gli esercenti convenzionati. Così non si può andare avanti, chiediamo al Governo e ai Ministeri competenti, il MEF e il MISE, un incontro urgente per chiarire la situazione ed evitare che la prossima gara Consip BP10 riproponga i noti problemi, con sconti richiesti da Consip fino al 20% del valore del buono”. Così si esprimono ANCD Conad, ANCC Coop, FIEPeT Confesercenti, Federdistribuzione, FIDA e FIPE-Confcommercio.

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Rassegna Stampa

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