Mixer ott. 2020 – Il coraggio di ripensarsi

15 Ottobre 2020

Un tempo si usava l’espressione “primum vivere, deinde philosofari” per indicare che prima bisogna pensare a sopravvivere, poi ci si può dedicare a fare filosofia. Questa indicazione è quanto mai attuale in tempi di pandemia, tensioni sociali e crisi economica, con una caduta del PIL per l’anno 2020 che – “ben” che vada, e in questo caso “bene” si fa per dire sfiorerà la doppia cifra nel nostro Paese.

L’impatto sul lavoro, sui redditi e sull’economia reale presenterà un conto impensabile soltanto alcuni mesi fa. Come ha sottolineato un recente rapporto FIPE, il settore turistico, che negli ultimi anni aveva garantito significativi tassi di crescita, vede a rischio 1,3 milioni di posti di lavoro.
Eppure, oggi più che mai, sopravvive chi pensa, che significa dare spazio ad una profonda e autentica riflessione di senso. Non basta appigliarsi alle, più o meno, efficaci scialuppe di salvataggio che in questi mesi sono state lanciate in direzione delle imprese, perché non sempre questi aiuti arrivano in tempo e, in ogni caso, non bastano e non basteranno.
È infatti limitativo confidare solo negli aiuti e contributi dello Stato per garantire alla propria azienda la possibilità di superare la crisi e sostenere l’attività. Perché, se è pur vero che stiamo vivendo l’occasione storica senza precedenti delle risorse europee messe a disposizione con il Recovery Fund, è altrettanto evidente che tali fondi andranno – anche giustamente – ad alimentare investimenti strutturali, infrastrutture materiali e immateriali, piani nazionali
e fondamentali servizi pubblici.

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