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I provvedimenti Covid-19 della Regione Piemonte
Ora serve un supporto a livello nazionale
Fatturati in calo con punte fino all’80% fra restrizioni, crollo del flusso turistico e della domanda di consumi alimentari fuori casa. Il comparto rischia di perdere 2 miliardi di euro e 20.000 posti di lavoro in soli 4 mesi.
“Accogliamo con favore la scelta della Regione Lombardia di allentare le misure cautelative messe in campo per limitare gli affollamenti all’interno dei pubblici esercizi sul territorio di competenza. Eliminare le restrizioni sull’orario di chiusura per i bar e i pub che prevedono servizio al tavolo, a patto che sia rispettato il vincolo del numero massimo di coperti previsto, è un segnale molto positivo in ottica di una ripresa delle normali attività”. Così Lino Enrico Stoppani, Presidente Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi.
Grazie anche agli interventi della Federazione Italiana Pubblici Esercizi i bar e/o pub che prevedono la somministrazione assistita di alimenti e bevande non sono soggetti a restrizioni e pertanto possono rimanere aperti come previsto per i ristoranti, purché sia rispettato il vincolo del numero massimo di coperti previsto dall’esercizio, ad eccezione dei Comuni della “zona rossa”.
Pubblichiamo la lettera inviata ieri 24 febbraio 2020 al Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e per conoscenza ai Ministri Roberto Gualtieri, Nunzia Catalfo e Dario Franceschini, a firma del nostro Presidente Lino Enrico Stoppani, in merito all’emergenza epidemiologica da COVID–19.
Nuovo DPCM recante l’adozione di ulteriori misure urgenti per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemologica da COVID-19
Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri pubblicato ieri sera in Gazzetta Ufficiale sono state adottate ulteriori misure per contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19.
In particolare, si segnala l’art. 2 che in materia di lavoro agile ha soppresso e sostituito l’art. 3 del DPCM 23 febbraio 2020 come segue.