Fondo For.Te. – Disposizioni Covid-19 – Circolare Fipe N.60 Del 23 Aprile 2020

23 Aprile 2020

Il 20 aprile u.s. il Fondo For.te. visto il protrarsi dell’emergenza sanitaria ha adottato nuove misure per i Piani formativi in corso di realizzazione

Considerato il protrarsi dell’emergenza sanitaria e delle misure restrittive adottate dalle Autorità competenti ed il conseguente impatto sull’economia, sul sistema delle imprese e sui lavoratori, il Fondo For.Te. ha ulteriormente integrato il pacchetto di misure previste, con l’adozione di nuove disposizioni (cfr. allegato). Le nuove misure rispondono alla necessità di:

  • favorire la più ampia partecipazione dei lavoratori agli interventi formativi, pur se colpiti direttamente dalla situazione emergenziale;
  • agevolare la realizzazione degli stessi interventi derogando ad alcuni dei vincoli imposti dagli Avvisi e dalle procedure straordinarie adottate dal Fondo;
  • riconoscere l’importanza che rivestono le competenze specifiche riferite alle misure di sicurezza e di prevenzione sui luoghi di lavoro in tema COVID_19;
  • garantire le risorse dei Conti Individuali Aziendali e di Gruppo (CIA e CdG), prorogandone la scadenza.

Le misure sono da considerarsi integrative rispetto a quelle già adottate da For.Te. con le disposizioni del 25 febbraio, 6 – 9 – 10 e 26 marzo 2020, a cui si rimanda integralmente.

Per i piani formativi in corso il Fondo ha stabilito che, oltre ai lavoratori con contratto a collaborazione coordinata e continuativa, i lavoratori sospesi e quelli in cassa integrazione, possono altresì beneficare della formazione:

  • i lavoratori ammessi alle prestazioni del Fondo di integrazione salariale (FIS);
  • i lavoratori in possesso dei requisiti per esercitare il diritto di precedenza e quelli assunti con contratto a termine, anche a fronte di intensificazione stagionale e/o ciclica dell’attività in seno ad imprese ad apertura annuale che, nell’ambito dei dodici mesi precedenti, abbiano lavorato alle dipendenze di imprese aderenti al Fondo;
  • i lavoratori dei territori che siano stati interessati da una dichiarazione dello stato di emergenza adottata nell’ambito dei trentasei mesi precedenti la presentazione del piano, ovvero delle Province di Venezia e di Genova;
  • i lavoratori delle Province di L’Aquila, Pescara, Teramo, Rieti, Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Perugia, Terni e dei Comuni di Barano, Casamicciola, Forio, Ischia, Lacco Ameno e Serra Fontana, colpiti dagli eventi sismici del 2016 e del 2017.

Sempre tra le misure stabilite dal Fondo è ammesso l’inserimento di moduli finalizzati all’acquisizione di competenze specifiche riferite alle misure di sicurezza e di prevenzione sui luoghi di lavoro in tema di COVID-19. Se necessario, sarà consentito, in via eccezionale, l’inserimento di un nuovo progetto, in deroga alle procedure straordinarie normate dal Vademecum.

Le misure adottate si intendono applicate anche ai Conti Individuali Aziendali (CIA) e ai Conti di Gruppo (CdG).

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