Ci sembrava il modo migliore per non far finire la legislatura senza aver prodotto almeno un provvedimento di tutela reale delle attuali imprese balneari, lasciando poi al futuro Parlamento il compito di completare la riforma e di fare ancora di più e meglio rispetto a quanto già prodotto. Appello che abbiamo rivolto a tutte le Forze politiche convinti che in quel contesto solo un largo consenso parlamentare avrebbe potuto dare una risposta positiva alle nostre necessità, garantendo anche maggiore capacità di pressione nei confronti della Commissione Europea.
Prendiamo atto che, ancora una volta, la politica nel suo complesso non lo ha saputo fare, che si lasciano di nuovo le imprese balneari nella più assoluta precarietà, senza alcun punto fermo, e che tutto viene rinviato alla prossima legislatura, con le molte incertezze che ne derivano e che, a seconda di come si svilupperanno, potrebbero metterci ancora di più in difficoltà.