Non è compito nostro dare una risposta in questo senso, ma una cosa è certa: i pubblici esercizi hanno un’occasione senza precedenti per scrollarsi di dosso un’etichetta che, a torto, a volte è stata loro affibbiata, quella di portatori di mala movida. Da Bolzano a Firenze, da Milano Marittima alla Sicilia, anche quest’estate si sono moltiplicate le ordinanze per contenere gli episodi di movida violenta, legati quasi sempre all’abuso di alcol purtroppo anche da parte di minorenni. Provvedimenti che, nella stragrande maggioranza dei casi, hanno avuto come bersaglio i pubblici esercizi.
Un problema annoso che oggi diventa ancora più drammatico. Dopo 3 mesi di totale inattività e altri quattro a ritmi ridotti quasi ovunque, infatti, i titolari dei locali non possono, né vogliono, permettersi denunce, sanzioni, o provvedimenti disciplinari di chiusura, anche parziale.
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ottobre 2020