“A questo proposito – aggiunge il Direttore generale - ricordiamo che altri tribunali amministrativi si sono già pronunciati interpretando correttamente quanto sosteniamo. Un esempio è la sentenza 3883/2018 del Tar Campania, che sottolinea come, in assenza di normativa specifica, gli Home restaurant siano soggetti all’ordinario quadro legislativo esistente per le attività di somministrazione. Ciò significa che chi vuole avviare un'attività di questo tipo deve presentare una Scia. Non si tratta di un capriccio né di un eccesso di burocrazia, ma di un sistema per garantire da un lato la sicurezza dei consumatori, dall'altro la libera concorrenza all'interno di un settore complesso quale è quello della ristorazione”.
Ufficio Stampa FIPE
23 gennaio 2020