Tale ipotesi appare infatti controproducente sia per l’assenza del controllo sociale sul fenomeno che sulle conseguenze dell’accentramento in un determinato numero di luoghi che sarebbero aggrediti dalla malavita, che ivi troverebbe una concentrazione di flussi finanziari e giocatori patologici pronti ad indebitarsi a qualsiasi costo". "Piuttosto - continua Stoppani - proseguendo l’attività di sensibilizzazione rispetto ai rischi della ludopatia e implementando a livello nazionale la formazione degli operatori su come contrastare tali fenomeni".
Ufficio Stampa FIPE - Roma, 6 settembre 2016