Milano, 18 ottobre 2025 – Con il caro energia che negli ultimi anni ha fortemente inciso sull’inflazione generale – basti pensare che tra il 2021 e il 2023 i prezzi dei beni energetici sono cresciuti di oltre il 40% – l’obiettivo di efficienza energetica è ormai entrata stabilmente nella gestione di una attività. Infatti, sebbene la fiammata inflazionistica oggi si è attenuata (nei primi nove mesi del 2025 i prezzi delle utilities segnano una variazione media annua di poco superiore all’1%), i forti rincari del passato sono ormai incorporati nei costi di beni e servizi.
Adottare misure efficaci per contenere e ottimizzare i consumi energetici diventa cruciale per la tenuta economica e operativa delle imprese del settore. Se ne è discusso durante il talk “Dalle attrezzature al monitoraggio dei consumi. Guida all’efficienza energetica di bar e ristoranti”, organizzato da FIPE-Confcommercio nell’ambito di Host, il salone internazionale dell’ospitalità. All’incontro hanno partecipato Cesare Lovisatti (EFCEM Italia), Giacomo Di Raimondo (Co2Save), Alessandro Ferraro (Billding), Giorgio Beltrami (Presidente di FIPE Bergamo e titolare del “Bar Centrale”) e Andrea Pontiroli (Amministratore delegato di Santeria).
I temi affrontati hanno evidenziato come un approccio strutturato alla gestione energetica – che comprenda il monitoraggio dei consumi, l’uso efficiente delle attrezzature, la formazione del personale e l’analisi delle offerte di fornitura – possa incidere positivamente sulla sostenibilità complessiva dell’impresa.
In tal senso, dalla fotografia scattata da una recente indagine di FIPE-Confcommercio emerge la crescente consapevolezza delle imprese sul tema, con il 91,4% di bar e ristoranti che dichiara di adottare almeno una misura finalizzata ad ottimizzare i consumi energetici: in particolare, spicca l’uso di lampadine a LED (l’81,4%), la responsabilizzazione e formazione del personale (46,9%), il monitoraggio delle temperature (31,2%), l’uso di dispostivi ad alta efficienza energetica e tecnologica (41,1%).
