Mixer apr. 23 – Nati-mortalità dei pubblici esercizi

12 Aprile 2023

TORNA A CRESCERE IL NUMERO DELLE IMPRESE AVVIATE, MA A FRONTE DI MOLTE CESSAZIONI: IL BILANCIO RESTA NEGATIVO

A distanza di due anni, gli effetti della pandemia sulla natalità e mortalità delle imprese sono an­cora evidenti. Torna a crescere il dato sulla na­scita di nuove imprese, mentre quello sulle cessazioni si attesta sugli stessi livelli del 2019, tuttavia il bilancio tra aperture e chiusure è ancora fortemente negativo.

La crescita delle nuove iscrizioni va tenuta in grande considerazione perché è principalmente nelle nuove imprese che si realizza la prospettiva di innovazione del settore e di sviluppo dell’occupazione.

IL CASO DELLA RISTORAZIONE

Nel 2022, hanno avviato l’attività nei servizi di risto­razione, 9.688 imprese (erano 8.942 nel 2021) mentre 26.856 l’hanno cessata. Il saldo è negativo per circa di 17mila unità.

Tra i ristoranti hanno avviato l’attività 5.716 imprese e 15.017 l’hanno cessata portando il saldo a oltre -9.000 unità. La nati-mortalità per forma giuridica evidenzia una criticità diffusa, con una maggiore sofferenza a ca­rico della ditta individuale. Il tasso di sopravvivenza a cinque anni tocca il 50%, ossia su 100 imprese che av­viano l’attività ne sopravvivono circa 50 a distanza di cinque anni.

Il numero delle imprese del canale ha toccato, a fine anno, quota 196.096.

La ditta individuale costituisce la forma maggiorita­ria di organizzazione dell’impresa: poco meno di una su due si qualifica così.

IL TURNOVER DEI BAR

Il bar rappresenta una delle articolazioni forti della rete dei pubblici esercizi con oltre 136mila imprese al 31 dicembre 2022, a testimonianza dell’elevato grado di accessibilità di questo servizio sul territorio. Il turn over nelle impre­se che operano in questo comparto, tuttavia, rimane consistente, smentendo la convinzione che aprire un bar sia una cosa semplice e che non sia necessaria una certa preparazione e nemmeno alti investimenti. L’analisi della natalità e della mortalità indica che nel 2022 hanno av­viato l’attività 3.810 imprese, mentre oltre 11mila l’hanno cessata. Il saldo è stato negativo per 7.782 unità.

L’instabilità delle imprese dovuta agli effetti della pandemia ha generato reazioni a catena lungo tutta la filiera in termini di insolvenza finanziaria, di riduzio­ne degli ordini e degli investimenti: da questo quadro emerge che nonostante la ripartenza, si registra ancora una situazione difficile.

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