Mixer apr. 23 – Fipe Talent Day: altro giro, altra corsa

12 Aprile 2023

UNA VOLTA INSTAURATO IL VINCOLO RECIPROCO TRA RISTORATORE E CLIENTE, È PREVISTA DALLA LEGGE UNA CERTA TOLLERANZA DA PARTE DI QUEST’ULTIMO RIGUARDO A POSSIBILE RITARDI

Il dibattito sul lavoro nella ristorazione continua ad incuriosire gli addetti ai lavori e non, nonché a susci­tare preoccupazioni e speranze, riflessioni e timori, con le comprensibili estremizzazioni rispetto alla situa­zione di qualche anno fa.

È evidente come alcune notizie colpiscano più di al­tre, e la chiusura di attività di ristorazione iconiche, considerate come all’avanguardia anche e soprattut­to per il rapporto con il lavoro e in particolare con i carichi di lavoro, possa suscitare suggestioni apoca­littiche sul settore.

Il tema è stato sviscerato negli ultimi mesi e il dedalo delle criticità che il mercato del lavoro nella ristorazio­ne sta affrontando è di complessa risoluzione. Il ‘menù’ dei mali è lunghissimo: la mancanza di un sistema di orientamento profes­sionale, l’esigenza di un modello di conciliazione vita-lavoro, il crollo dei tassi di natalità, l’inflazione galoppante, la questione sa­lariale e il dumping con­trattuale, la gestione dei flussi migratori, le politiche di sussi­dio, l’inesistenza di servizi per il lavoro ma­turi e un sistema d’istruzione e formazione scolastico poco integrato con il mondo del lavoro, per non parlare dello scarso utilizzo della formazione continua e della formazione terziaria.

In risposta a questo puzzle complesso di criticità, la FIPE, come principale organizzazione di rappresentan­za del settore, avrebbe potuto molto semplicemente chiudersi a riccio e difendere il ‘forte’ appellandosi ad una crisi mondiale del lavoro che riguarda non solo la ristorazione. In realtà è necessario che il ruolo dei corpi intermedi evolva seguendo una traiettoria di proatti­vità rispetto a situazioni di tale difficoltà, provando a giocare la partita del cambiamento in prima persona.

Ecco perché, partendo dalla scuola con il progetto pro­mosso con Unioncamere e Renaia (Rete degli Istitu­ti Alberghieri e della Ristorazione) sulla certificazione delle competenze maturate dai ragazzi di terza e quar­ta superiore nei periodi di alternanza scuola lavoro e passando per il rilancio del progetto FIPE Talent Day che sta provando a costruire una nuova prospettiva del lavoro nella ristorazione.

Lo scorso anno il FIPE Talent Day con oltre 20 tap­pe in tutta Italia ha dato vita ad una vera e propria piazza del lavoro per il settore, nella quale non solo le imprese hanno offerto posti di lavoro a giovani e di­soccupati ma tutte le componenti del mercato del la­voro locali sono state invitate a ragionare insieme delle possibili soluzioni per far fronte alla nota problematica della mancanza di personale.

Quest’anno il FIPE Talent Day riparte con la medesi­ma ambizione provando ancora di più ad avvicinare in giro per la penisola chi cerca lavoro a chi lo offre e cercando maggiormente di mettere insieme le scuo­le, i centri per l’impiego, le agenzie per il lavoro, i co­muni e tutti gli intermediari in grado di orientare chi è in cerca di lavoro verso opportunità di crescita profes­sionale e sociale nel settore della ristorazione.

La pretesa, non è quella di risolvere con un battito d’ali una situazione intricata come quella sopra rappresen­tata, ma certamente c’è l’ambizione di iniziare a co­struire il settore del futuro, provando anche ad offrire qualche risposta già da oggi.

L’invito rivolto a tutti gli operatori del settore è, perciò, quello di seguire il sito www.talentdayfipe.it per pren­dere nota delle prossime date e tappe del Talent Day Fipe e soprattutto partecipare.

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https://www.mixermagazine.it/rivista?r=278

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