Premio Lancellotti 2006

19 Luglio 2006

In occasione della manifestazione per il Premio Ospitalità Italiana che si è tenuta il 24 u.s. a Bari la seconda edizione del Premio Speciale Emilio Lancellotti voluto da Fipe è stato assegnato al ristorante Liberty di Sassari.
 

Motivazioni
Premio Speciale “Emilio Lancellotti” 2006 al ristorante Liberty di Sassari Tradizione, territorio e, soprattutto, cultura del buon ricevere sono per i coniugi Sini, come lo erano per Emilio Lancellotti, i cardini del modo di interpretare il “mestiere” di ristoratore.
E con la stessa passione di Emilio operano perché attraverso la ristorazione si valorizzi l’intero territorio.
 

Profilo
Il Ristorante “Liberty” di Sassari

Nasce nel 1991 nel cuore della città all’interno di un bel palazzotto, dal cui stile prende il nome, elegantemente restaurato e affacciato sulla piazzetta Nazario Sauro, adiacente Corso Vittorio Emanuele. Da subito si conferma come uno tra i migliori riferimenti della città raccogliendo ampi consensi tra le più importanti guide del mondo della ristorazione. La cucina si ispira alla cultura gastronomica del territorio ed ha nei prodotti del mare di Castelsardo il proprio punto di forza.
Protagonista di numerose manifestazioni per la valorizzazione delle produzioni del territorio il ristorante Liberty ha di recente ottenuto le tre forchette dalla guida Michelin.
Nel 2006 ha vinto il premio Ospitalità Italiana promosso da Isnart nella categoria dei ristoranti tipici regionali.
 

Il premio Emilio Lancellotti
PREMIO SPECIALE FIPE “EMILIO LANCELLOTTI”
Un premio voluto dalla Fipe e dedicato alla memoria di Emilio Lancellotti, ristoratore scomparso nel 2001, come riconoscimento non solo delle straordinarie qualità che aveva nel ricevere gli ospiti (un ristorante non è fatto solo di buona cucina) ma per sottolineare un percorso esemplare di una famiglia che ha saputo evolversi dal settore agricolo al settore terziario attraverso la valorizzazione del patrimonio gastronomico, la cultura del territorio e l’elevata attenzione al consumatore.
 

Chi era Emilio Lancellotti
Emilio Lancellotti nasce nel 1954 a Soliera (Modena).
La piccola azienda agricola familiare, appena sufficiente per i bisogni di una famiglia, viene arricchita da una piccola osteria che col tempo si trasformerà nel celebre ristorante Lancellotti di Soliera.
I piatti sono quelli della tradizione contadina: tortellini in brodo, tagliatelle coi fagioli, maialino al forno, anatra in guazzetto, eccetera. Onnipresente lo gnocco. Accanto a questa linea nettamente conservatrice se ne profila un’altra più novatrice: tagliatelline finissime con l’erba cipollina, risotto al finocchio bronzeo. Questi piatti sono ricavati dall’orto dei semplici curato dal fratello maggiore dei Lancellotti, Angelo, che sta anche in cucina assieme al padre, affettuosamente denominato “il primario” perché incaricato della preparazione dei primi. Il terzogenito, Francesco, cura la cantina. Emilio si è specializzato nel ricevere gli ospiti.
La sua capacità di intrattenere gli ospiti è indiscussa: si tratti di rievocare saghe familiari, come la fuga del bisnonno al seguito del deposto duca di Modena nel 1859, sia l’origine dei piatti via via serviti in tavola.
È lui a far ripubblicare, a spese della famiglia, il trattatello di Giacomo Castelvetro “Breve racconto di tutte le radici, di tutte le erbe e di tutti frutti che crudi o cotti in Italia si mangiano”, Mantova 1998. E’ grazie a questa attenzione agli aspetti culturali della cucina, oltre che per l’eccellenza della cucina stessa proposta, che il ristorante Lancellotti ottiene l’ambito riconoscimento della stella Michelin conservata fino al 2001, l’anno in cui Emilio muore all’età di 47 anni

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